martedì 3 marzo 2009
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a me succede anche senza traslocare ;)
RispondiEliminaMomento epocale: Jurgen beccato in una contraddizione logica. Infatti se ha buttato via qualcosa, allora per definizione era inutile, e quindi non può scoprire di averne bisogno. D'altronde se ne aveva bisoogno, allora non poteva buttarla, perché non era inutile.
RispondiElimina@Paola
RispondiEliminaAnche a me, e pure spesso! Amo troppo buttare via la fuffa.
@Paolo
Trascuri l'intervallo temporale tra l'istante A in cui fai l'assessment sull'utilità dell'oggetto X e l'istante B in cui nuove e mutate condizioni al contorno (Tizio mi telefona che ha bisogno di X)rendono nuovamente indispensabile X.
@Paolo
RispondiEliminaTrascuri.
@ ENTJ
RispondiEliminaBeh, Jurgen parlava di "un sacco di roba inutile", che è (detta così) una qualità inerente all'oggetto, che non sembra lasciare margini per un'accezione temporale, al contorno. Posso però concederti che una pietra è sostanzialmente "inutile", salvo trovarsi in determinate condizioni di necessità. Però questo svela un problema del linguaggio, cioè è errato dire che la pietra o certa roba sono "inutili". Ergo, è errato buttare qualsiasi cosa.
@ Adriano
Io no compriende.
@Paolo
RispondiEliminaContinuando questa discussione tra il serio e il faceto, ti faccio notare che la logica proposizionale che usi per prendere in castagna Jurgen si applica correttamente a proposizioni in cui tutti gli elementi sono riferiti a uno stesso istante di tempo. Ma nella strip non è così.
Se dico "io sono bello", poi mi passa sopra un camion e dopo dico "io sono brutto", non mi contraddico: le due frasi sono entrambe vere ma in tempi diversi.
@ENTJ
RispondiEliminaE per qualcuno magari miglioreresti: eri brutto prima e sei bello dopo la cura camion.
@Paolo
L'utilità non è inerente proprio a niente. Tra l'altro inerente è proprio fuori moda, mi ricorda atteggiamenti ontologici ormai superati.
Dipende dal luogo (le pinne nel deserto non sono utili), dal tempo (il biglietto quando hai appena perso l'aereo), dalla persona (a me gli occhiali servono a mia moglie no), dallo scopo (la macchina del caffé è inutile per ascoltare la radio; le pinne nel deserto sono utili per far ridere in una barzelletta)...e così via...
L'utilità è nell'uso di chi se ne serve.
@ ENTJ
RispondiEliminaOvvimente da parte mia era più sul faceto che sul serio. Del resto seguendo il tuo filo posso dire: 7 è un numero primo. E adesso affermare: 7 non è un numero primo. Nel frattempo ho solo cambiato la mia definizione dei gruppi di operazione (ma questa ammissione renderebbe inutile che io parli delle proprietà dei numeri come fossero vere). Ma tornando a Jurgen: concludiamo che la vignetta ci informa meramente del fatto che sono cambiate in pochi giorni le cose di cui ha bisogno. Eppure credo che Jurgen volesse dirci un'altra cosa.
@ Adriano
Leggi inizio della mia ultima risposta a ENTJ. In ogni caso la tua osservazione conferma proprio la mia affermazione precedente: dire che un qualcosa è "inutile" è comunque erroneo.
A me capita anche quando non butto e anche senza traslocare.
RispondiEliminaB.C.
RispondiEliminaIl trasloco è inutile.
Paolo
Dire che qualcosa è "comunque erroneo" è inutile.
«Dire che qualcosa è "comunque erroneo" è inutile.»
RispondiEliminaVediamo se ciò che qui dici è verosimile, allora. Riprendo a tal fine le parole di un certo ... Adriano:
«L'utilità è nell'uso di chi se ne serve».
E dunque io hic et nunc dichiaro che mi servo del concetto di erroneità di qualcosa, cioè che tale concetto mi è utile. Ergo, non puoi dirmi che è inutile che io dica che qualcosa è erroneo, dato che ho appena dichiarato che tale concetto mi serve, e quindi mi è utile; sempre che tu non voglia contraddirti.
@Paolo
RispondiEliminaNon ho problemi a contraddirmi, se ti è utile.
Tratto me stesso come tutti gli altri.
Non so come si fa il corsivo.
Il corsivo si fa con un sistema del tutto simile al grassetto.
RispondiEliminaQuesti giovani viziati che non sanno l'html... ;-)
RispondiEliminaCioè così?
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