sabato 31 gennaio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I contenuti di questo blog sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons. Se riprodotti altrove, la loro paternità deve essere attribuita specificando il titolo di questo blog e inserendo un link alla sua home page o al post originale. |
Con queste ultime dichiarazioni vediamo essenzialmente lo svolgersi di una boutade interna alla chiesa per uscire da una gravissima impasse. In quanto interna ad essa non dovrei commentare, ma lo faccio lo stesso: il rimedio è forse peggio del male? Perché - teologicamente parlando - uno da queste parole potrebbe intendere che il sacrificio eminentemente volontario ed informato da parte di un singolo può essere messo in stretta relazione con lo sterminio di massa forzato imposto su un'intera popolazione. A me sembra che gli ebrei fossero un popolo e non un singolo, che cristianamente parlando fossero umani e non divini, e che non avessero certo scelto loro di sacrificarsi per l'umanità. Mi sembra che il cristianesimo stesso, anche quello buono diciamo, sia un po' in confusione sul messaggio.
RispondiElimina@Paolo
RispondiEliminaDi confusione ce n'è di sicuro. Guarda per esempio le recenti scuse di Williamson al papa: a detta dello stesso vescovo, scuse mosse più dal rispetto per l'autorità pontificia che dall'adesione alla verità storica. Una ritrattazione di forma quindi, non di sostanza, a conferma che la verifica della verità fattuale è estranea ai valori della religione. Williamson potrebbe venire da te e dirti che sei un cavallo, sarebbe considerata una sua opinione, certo discutibile, ma sempre un'opinione. Potrebbe poi scusarsi col papa (non con te), continuando in effetti a pensare che tu sia un cavallo, e ciò non gli impedirebbe di continuare a fare il vescovo. Preoccupante, no?
Questo è il messaggio che io vedo in tutto questo teatrino, il resto per quanto mi riguarda è rumore di fondo.
Sì, non avevo commentato su quel discorso perché non era stato sottolineato. Vien da sé che fare le scuse a sua santità ha del ridicolo. E i giornali, molti, giù a titolare cubitalmente: "i lefebvriani hanno chiesto scusa" (solo in un secondo momento alcuni hanno cominciato ad aggiustare il tiro). Immaginate adesso il Battisti, al centro di tante polemiche, che dopo l'intervista dell'altro giorno dichiarasse: "chiedo scusa per il disagio arrecato a Lula con la mia intervista inopportuna". Non credo che nessuno dei parenti delle vittime le considererebbe "scuse", né i nostri politici direbbero "caso chiuso", né i giornali titolerebbero "Battisti ha chiesto scusa".
RispondiEliminaPotere dell'essere religiosi... alla fine te le passano tutte...