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sabato 8 novembre 2008

Metodologia della satira moderna

È ANCORA NECESSARIO INVENTARE BATTUTE? ORMAI IL MODO PIÙ EFFICACE DI FARE SATIRA È RIPETERE ALLA LETTERA QUELLO CHE DICONO I PERSONAGGI VERI. IL FATTO PREOCCUPANTE È CHE IL PUBBLICO RIDE SOLO QUANDO È IN CAMPO LA CARICATURA.
Grazie a Paolo De Gregorio per l'ispirazione.

3 commenti:

  1. ...e questo signifca che il pubblico non capisce le battute nè quando vengono fatte dai personaggi veri nè quando vengono fatte da chi fa satira.

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  2. @Paola
    In un certo senso hai ragione, ma credo che il non capire le battute non sia solo un problema del pubblico, ma il risultato di una deliberata applicazione di tecniche di framing volte a influenzarne l'atteggiamento.
    Hai presente le risate registrate delle sit-com? La risata è il segnale che è stata fatta una battuta e che è giusto che in quel momento il pubblico rida.
    Analogamente nel nostro caso. Se un politico dice una bestialità, ma la dice entro una frame seria, come un'intervista ufficiale, è necessaria una certa dose di pensiero indipendente per realizzare la comicità della dichiarazione. Viceversa, la caricatura è lì per far ridere, fa ridere per definizione, dunque con quelle stesse parole risulta comica anche al pubblico meno attento.

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  3. Condivido ciò che dici, specialmente sulla "deliberata applicazione di tecniche di framing volte a influenzarne l'atteggiamento", che implicano una sorta di impnosi che libera il cervello dalla logica, riducendolo un cumolo di roba molliccia incapace di fare nient'altro che quello indicato da altri...

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