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domenica 13 luglio 2008

Marijuana libera per i rastafariani

IO STUPRO I BAMBINI. IN GALERA, MOSTRO! ME LO IMPONE LA MIA RELIGIONE. AH, ALLORA È OK, ANZI TI STIMO.

28 commenti:

  1. A scanso di equivoci, io non ho nulla contro i rasta, mi sono anche simpatici. La sentenza della Cassazione che mi ha ispirato il titolo sancisce che fumare marijuana resta reato anche per i rastafariani (si veda malvino per maggiori dettagli).
    Resta comunque un fatto di fondo, anzi due:
    1. La legge non è uguale per tutti.
    2. La religione è un lasciapassare.

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  2. Mi viene in mente un commento di Dawkins che fa più o meno così: "se qualcuno fa qualcosa di terribile viene considerato un uomo abominevole. Se fa la stessa cosa in nome della religione, è da rispettare".

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  3. Totalmente d'accordo con te (e con Dawkins :-).

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  4. Approposito di Dawkins e della religione lasciapassare. Assumere il cactus di San Pedro, negli Stati Uniti, è reato punito con 15 anni di reclusione per tutti, ma non per gli appartenenti al culto sciamanico, che possono dimostrare tale appartenenza. L'ho sempre detto che per avere successo nella vita devo fondare una setta. Sempre.

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  5. la legge è e rimane uguale per tutti.sono le pene che non lo sono.e mi sembra anche giusto.questa sentenza per quale motivo dovrebbe scandalizzare?
    la liberta di culto o c'è o non c'è.se decidiamo che non c'è ok, se invece decidiamo che c'è, allora accettiamo anche culture e tradizioni diverse dalle nostre.senza colpevolizzarle a priori.mi sembra invece una sentenza di grande buon senso, che di fatto depenalizza un uso privato, consapevole e motivato di una sostanza che non ha mai ucciso nessuno.mica significa che adesso i rastafariani possono girare a stuprare donne e bambini, spacciare e drogarsi come cazzo gli pare.i tribunali devono applicare la legge interpretando caso per caso.striscia abbastanza brutta e priva di senso dell'umorismo

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  6. Anonimo, ovviamente la legge e' uguale se lo e' anche la pena, altrimenti e' diversa. La liberta' di culto c'e' e deve esserci, ma ogni culto deve sottostare alle leggi del paese, senza eccezioni. Altrimenti io mi fondo una mia religione e decido che rubare e' un comandamento di dio e poi che succede, mi danno un mese di galera invece di un'anno? E cosi' secondo te la legge e' uguale ?

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  7. @Claudio
    Se non sbaglio, Ron Hubbard, all'epoca scrittore squattrinato di fantascienza, disse una volta a Philip Dick che il modo più rapido per diventare milionari era fondare una religione. Poi Dick restò uno scrittore squattrinato di fantascienza, mentre Hubbard fondò Scientology.

    @Anonimo e Nicola
    Sottoscrivo in pieno la posizione di Nicola. Dire "la legge è uguale per tutti ma le pene sono diverse", per me è una contraddizione in termini. Sarebbe come dire che i prezzi al supermercato sono uguali per tutti, ma poi io alla cassa pago meno di te.
    Inoltre mi pare che Anonimo faccia confusione quando tira in ballo il fatto che la marijuana è "una sostanza che non ha mai ucciso nessuno", fatto che posso anche condividere, ma che in questo momento è irrilevante. Non stiamo discutendo la fattispecie di questo o quel reato, ma l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
    Per tale motivo, il paragone con lo stupratore di bambini (un po' forte, lo riconosco) è pertinente: in entrambi i casi abbiamo una legge dello Stato che viene violata nel nome del generico rispetto per la religione.
    Anonimo sta dicendo in sostanza che in uno Stato di diritto la religione possiede uno status privilegiato che la pone al di sopra dei codici scritti dall'uomo. E' un principio preoccupante, soprattutto in un mondo in cui convivono molte religioni ciascuna delle quali dice cose in contrasto con le altre.

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  8. Sapevo che non ti sarebbe scappata la notizia. Questa fa il paio con la tua striscia sulla musulmana che ha fatto spostare il suo vicino di posto in aereo (se non mi ricordo male): qualunque richiesta, se fatta in nome della religione, viene accolta. Nel frattempo mi sto facendo crescere i dreads...

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  9. @s|a
    Ottima memoria, sai che mi pareva di ricordarmi una striscia simile (tento di non ripetermi troppo) ma non ero riuscito a ritrovarla?! Troppo tardi...
    C'è anche un secondo fil rouge: questa striscia è la terza consecutiva sul tema "La legge è uguale per tutti". Domani la quarta. ;-)

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  10. A me sinceramente la sentenza va bene, e non sono un consumatore ne' un religioso. Il paragone con lo stupro dei bambini e' fuori luogo poiche' l'assunzione di sostanze stupefacenti non comporta violenza su altri esseri viventi, ma (sempre che ce ne sia) su se' stessi. Mi si puo' obiettare che la guida di veicolo e altre attivita' possono divenire pericolose se effettuate sotto l'effetto di droga. Ok, e' anche vero per gli alcolici pero', per cui suppongo bastino i controlli attuali, trasportati per valere anche per i rastafariani guidatori. Se i controlli attuali non bastano, allora direi di togliere gli alcolici.

    Sul fatto che la legge sia uguale per tutti ma le pene sono diverse, e' gia' vero. Se io sono un criminale recidivo, vengo punito piu' aspramente, per lo stesso crimine, di un incensurato. Non vedo particolari contraddizioni, anzi mi sembra sensato.

    Se dovessero annullare la sentenza sicuramente non mi metterei a piangere, ma sinceramente non la vedo lesiva della liberta' di alcuno.

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  11. @Anonimo
    Scusami se insisto, ma continui a fare confusione.

    Confusione sul livello di astrazione della discussione: stiamo parlando in generale di violare una legge qualsivoglia, poco importa che si tratti di causare pericolo per gli altri o per se stessi, rubare una mela, fare una rapina a mano armata o una strage. Ai fini della discussione, tutte queste cose sono la stessa cosa.

    Confusione sul significato legale del concetto di uguaglianza: essere incensurati o recidivi non è una disuguaglianza nel senso sancito dalla Costituzione della Repubblica, che dice:
    "Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".

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  12. Anonimo, la pena e' diversa perche' la recidivita' e' un'aggravante, ed e' prevista per tutti..
    Inoltre il fatto che non comporti violenza (fatto comunque tutto da dimostrare) e' irrilevante nel discorso. Anche se si parlasse di parcheggiare in zone vietate sarebbe uguale.

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  13. =14 luglio 2008 16.12

    ENTJ: Per quanto mi riguarda io stavo parlando di quanto espresso dalla vignetta, ossia un paragone tra un crimine efferato che comporta violenza a terzi e l'assunzione in proprio di sostanze a uso religioso/meditativo, e continuo a ritenere che questo paragone sia fuori luogo.

    A margine di questo, sono assolutamente d'accordo che se esiste una legge che regolamenta l'uso di una sostanza, questa legge deve essere rispettata da chi deve sottostare a tale regolamento. Resta pero' mia opinione che l'uso che si deve fare di una sostanza e' fondamentale ai fini della sua regolamentazione. Per fare un paragone: in molti stati degli Stati Uniti e' un crimine girare con dei "lock pick", ossia degli strumenti di scasso di serratura, addosso. MA in alcuni di quegli stati, se si e' in possesso di una licenza di fabbro, e' concesso averli con se'. Saro' io che ho qualcosa che non va :-) ma resto dell'idea che trattare un atto religioso come criminale e' una follia, sempre che questo non comporti, in maniera diretta, violenza per alcuno (sempre per fare un esempio: il suono delle campane potrebbe ferirmi l'udito, ma non per questo lo vieterei); per cui plaudo alla decisione di enucleare questi casi dal regolamento in vigore.

    Nicola: Mi sono riferito alla violenza perche' (ripeto) ho preso spunto dalla vignetta, che (con il pieno rispetto per il disegnatore) trovo aver mancato il paragone, perche' non vedo alcunche' di violento nell'uso personale di una sostanza a scopo meditativo. Paradossalmente sarebbe stato forse meglio compararlo, si', al parcheggio in doppia fila (per quanto questo generi sensibile disturbo a chi e' nella fila giusta e non puo' uscire, per non parlare del traffico in carreggiata ecc ecc. Insomma e' un atto che comunque influenza in maniera diretta gli altri, e quindi lo troverei comunque poco paragonabile).

    Sul resto accetto le vostre repliche e vi ringrazio.

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  14. Non so se possano interessare qualcuno oltre il sottoscritto, ma riferisco alcune curiosità trovate oggi tra le statistiche di questo blog.

    Qualcuno è capitato su questa pagina cercando con Google "cosa fare per diventare rastafari".

    Qualcun altro (immagino fosse terribilmente annoiato) ha cercato col motore di ricerca interno esattamente questa stringa: "hgcdhuyuyuiubbhggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv"

    C'è poi un lettore dall'Italia che ci fa visita da un iPhone (o almeno si qualifica come tale, ad una risoluzione di 320x396). Niente male, a pochi giorni dall'uscita.

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  15. allora... i rasta fumano erba davvero perche je lo impone la religione..
    i cristiani bevono vino a messa che è una droga anche peggiore della marijuana..

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  16. bella li....hai totalmente ragione se le leggi fossero uguale per tutti..,,io riuscirei a praticare il rastafarianesimo in pace,,lode all'IMPEROTORE--RE dei RE-- HAILLE SELASAI::

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  17. Questo blog più lo leggo e più mi piace!

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  18. io dico solo una cosa.. se fossimo tutti rastafariani sarebbe un mondo migliore visto che fondamenta di questa religione si basano sull'uguaglianza, il rispetto e il buon senso.
    come si fa a criticare la decisione della cassazione riguardo ad una persona che non ha fatto male a nessuno e soprattutto non ha cercato di imporre le proprie idee in nessun modo?(era semplicemente in casa sua)
    quando invece i mussulmani ci fanno togliere i crocifissi dalle scuole, si ammazzano perchè la figlia vuole essere piu libera e si trova un moroso non mussulmano, e addirittura(cosa che io non accetto minimamente) si è arrivati ad avere le stanze di preghiera per i mussulmani dentro agli aeroporti

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  19. Cerchiamo ancora di dimostrare che una religione sia superiore all'altra?

    Mi sembrava chiuso anche questo di argomento.

    Facciamo un passo oltre?

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  20. Sono un Rastafariano e come tale consumo Marijuana sia come medicinale (per alleviare mal di testa, stimolare l'appetito ecc.) sia per meditazione: la mia meditazione consiste nel fumare Ganja DA SOLO senza coinvolgere altre persone. L'uso dell'erba elimina i concetti ormai assorbiti dal cervello e ne sviluppa il potenziale (come un bambino che ha molte più sinapsi degli adulti). Conosco bene gli effetti che ha sul mio corpo e pertanto faccio meditazione e preghiera quando non devo guidare o lavorare e solo a casa mia. Credo che sia giusto che la legge sia uguale per tutti ma credo anche che il proibizionismo delle droghe leggere, oltre che essere una ideologia sia anche sbagliato. Non chiedo una legalizzazione (che vedo molto distante) ma una depenalizzazione della coltivazione di marijuana che permetterebbe a chi come me fuma, anche per ragioni diverse, di non doversi rivolgere a uno spacciatore e quindi di non finanziare la mafia.
    Noi rasafariani facciamo un uso consapevole e motivato della marijuana e per tanto credo sia giusto evitare l'accusa di spaccio che nel nostro caso è fuoriluogo.

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  21. @Anonimo
    Ti ringrazio per la testimonianza di prima mano. Molte tradizioni religiose fanno ricorso a sostanze di vario tipo per indurre stati di alterazione mentale, per me non c'é nulla di scandaloso. Altra cosa è stabilire la realtà dei fenomeni che descrivi (stati di maggiore lucidità o solo stati di allucinazione?). Ma in questo contesto il problema per me è irrilevante: mi trovi d'accordo sul fatto che, nel privato di casa sua, un adulto possa passare il tempo come meglio crede se non nuoce ad altri (e nel caso, si punirà il reato, non l'assunzione di sostanze). Aggiungo che, fosse per me, le droghe leggere sarebbero da liberalizzare anche solo per sottrarre un business alla criminalità organizzata.
    Ma sul concedere uno status privilegiato ai rastafariani non sono d'accordo. Proprio in quanto fatto privato, la religione non può rappresentare una patente per avere privilegi di legge su qualsivoglia materia. Altrimenti, mi chiedo, perché la religione sì e il club degli amici della polenta no (qualunque privilegio tale club possa pretendere per i suoi aderenti)? Il principio di uguaglianza richiede che le leggi siano applicate nello stesso modo a tutti, anche quelle leggi che non ci piacciono e che vorremmo cambiare.

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  22. Innanzitutto salve,
    sono capiatata casualmente qui e non posso fare a meno che esprimere la mia idea.
    Il consumo di marijuana da parte dei seguaci della religione rastafariana ha assolutamente delle fondamenta per essere fatta e soprattutto viene assunta consapevolmente e senza creare danno a chiunque altro.
    La legalizzazione in Italia penso sia un'aspirazione troppo alta, viste le organizzazioni criminali che vi speculano.
    Vorrei ricordare oltretutto che la ganjia ha anche degli effetti benefici al nostro organismo, (ad esempio io la sto usando per curare l'asma con grande successo), può essere utilizzata per produrre carta evitando così di dover abbatere continuamente alberi, e ci si possono pure fare vestiti.
    Insomma, una risorsa utile ma che viene completamente ignorata, ma siamo in Italia, e certo non mi aspetto grandi cambiamenti.

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  23. Si confonde spiritualità con medicina, utilità con bontà, e tante altre cose.
    Conosco tanta gente miscredente che fuma maria, buoni che sono inutili e viceversa. Davvero nel 2009 non riusciamo a separare le cose?
    Nemmeno spiritualità e religione sono la stessa cosa.

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  24. guarda siete semplicemente dei pazzi... prima di dire cagate studiate... la cannabis in dose modeste e saltuarie fa addirittura bene... si usa per i malati di cancro, di aids, per chi ha il glauma ( pressione dell'occhio anomala che può portare quasi alla cecità... io ne soffro tra l'altro e devo prendere delle gocce )per l'asma e per anche altre cose, l'alcol invece che fa molto + male è illegale... questa è follia... è legale anche il tabacco che anchesso trattato come ce lo fan fumare anchesso è molto + dannoso... poi cmq i veri rasta lo fanno per motivi spirituali, di pace, di aggregazione e rilassamento, non come i drogati di strada che se ne fanno dei kili per poter vedere gli asini che volano... poi ma come vi permettete di criticare anni di storia e di cultura!!! la vera follia è che una pianta creata da dio deva essere illegale... come diceva bob marley " se è illegale la cannabis allora è illegal anche dio perchè la ha creata lui " il senso di quello che pensa lui e che tutti pensano è questo, poi semplicemente dovrebbe essere legalizzata per tutti, in primis per una persona che non fa nulla di male e che fa parte del suo credo, ma andate a guardare la televisione e friggetevi il cervello come fanno tutti facendovi inculcare immondizia... e poi criticate i rastafariani... fate schifo a mio parere...

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  25. Caro Anonimo, forse dovresti leggere i commenti prima di criticarli a testa bassa (e anche molto in fretta, a giudicare dal numero di errori). Ripeto a tuo beneficio quello che é stato già detto e ridetto: qui non è in discussione la bontà della marijuana o del rastafarianesimo, ma la separazione tra Stato e religioni. E' in discussione il principio che una cosa, qualsiasi cosa, sia essa buona o cattiva, diventi legale solo perché è sostenuta da una religione. Non mi sembra difficile da capire, e magari se ti ci applichi un pochino puoi farcela anche tu.

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  26. Certo che è abbastanza sconcertante a che livelli infimi sia la comprensione del testo del lettore medio di internet. L'ultimo anonimo lancia strali totalmente ingiustificati. Concordo per esempio col fatto che l'alcol sia ben peggio, concordo che la questione della libera fruibilità può essere legittimamente posta. Ma finché la cosa è illegale resta illegale, per tutti. Anzi, se si sostiene che solo i rastafariani hanno diritto ad usufruirne si sta di fatto negando che il principio benefico (o non malefico) sia generale. Non credo che un giudice possa seriamente argomentare dicendo come Bob Marley che Dio ha creato la cannabis, primo perché egli non può emettere sentenze in nome di Dio e secondo perché l'asserzione avrebbe conseguenze di dubbia legalità: si pensi infatti se io uccidessi qualcuno offrendogli da mangiare qualche fungo velenoso (a sua insaputa) e venissi assolto dal giudice sulla base del fatto che il fungo l'ha creato Dio e quindi non può essere illegale.

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  27. Ma che dite ma state un po zitti ed imparate il diritto, il rispetto e la libertà, CAZZO!

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  28. idioti innanzitutto se stupri un bambino fai del male a un'altra persona ke deve essere libera come te.. rubare a un bambino la possibilità di sciegliere, perchè in quel caso lo imponi anche usando violenza, mentre chi fuma se fa del male a se stesso ovvero scieglie di farsi male ma non usa violenza, è solo libero di sciegliere e non turbare nessun'altro. bella frà

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