domenica 20 luglio 2008
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Certo che puoi: la mia battuta è tutta tua!!! :) sono felice della proposta!
RispondiEliminaciao
Finanziaria? Ce n'è abbastanza da ripianare il debito pubblico! Certo che spettacolo, il ginecologo all'altare! :-)
RispondiEliminaClaudio, mi ero chiesto anch'io quale fosse la metrica adottata per misurare il grado di verginità. Nel caso della chiesa rumena in questione, è abbastanza poco spettacolare: da quanto tempo gli sposi convivono o se lei è incinta. Deludente.
RispondiEliminaDunque, ti spiego come il sistema rumeno è fallace dal lato cristiano: i cristiani sono in attesa del Secondo Avvento, giusto? In tal caso dovrà ripetersi di nuovo un parto da vergine. Quindi essere incinta è condizione, per loro, non statisticamente associata al 100% alla persa verginità. Per la convivenza c'è la presunzione di colpevolezza, al contrario di quella d'innocenza propria di ogni ordinamento del mondo, Vaticano compreso (leggasi: preti pedofili ammessi a far cerimonia fino a condanna passata in giudicato). Quindi dico alla Chiesa rumena: ginecologo all'altare! (e poi come la mettiamo col 10% di donne che nasce con imene incompleto o mancante?). Come vada, la comicità dei prelati mi commuove ogni volta.
RispondiEliminaNon mettete troppo in giro queste idee, che con la fantapolitica presente rischiano di diventare realtà in men che non si dica!
RispondiEliminaComunque sulla fallacità del sistema cattolico rumeno aggiungo un pensiero/dubbio: soldi in cambio dell'assoluzione di un peccato? C'è qualcosa che non torna (ma io sono ignorante in materia religiosa) ...
Soldi in cambio di assoluzione? Niente di nuovo sotto il sole. Ecco alcuni esempi assortiti tratti dal tariffario pubblicato da Leone X nel 1517 e noto come Taxa Camarae:
RispondiElimina1. L'ecclesiastico che incorresse in peccato carnale, sia con suore, sia con cugine, nipoti o figliocce, sia, infine, con un'altra qualsiasi donna, sarà assolto, mediante il pagamento di 67 libbre, 12 soldi.
8. L'assoluzione e la sicurezza di non essere perseguiti per i crimini di rapina, furto o incendio, costerà ai colpevoli 131 libbre, 7 soldi.
14. Per l'assassinio di un fratello, una sorella, una madre o un padre, si pagherà 17 libbre, 5 soldi.
16. Se l'assassino avesse dato morte a più sacerdoti in varie occasioni, pagherà 137 libbre, 6 soldi, per la prima uccisione, e la metà per quelle successive.
20. L'ecclesiastico che non potendo pagare i propri debiti volesse liberarsi dall'essere processato dai creditori, consegnerà al Pontefice 17 libbre, 8 soldi, 6 denari, e gli sarà perdonato il debito.
...e via farneticando. Il testo completo lo trovate a questa pagina.