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martedì 27 maggio 2008

Psychiatry for dummies

IL PAPA AI FEDELI: CHE I CRISTIANI MAI TEMANO DI PARLARE DI GESÙ AL MONDO E DEL MONDO A GESÙ. CHE SINTESI MIRABILE. ESAURISCE IN UNA FRASE LO SPETTRO DEI DISORDINI PSICOTICI, DAL DELIRIO ALLUCINATORIO ALLA SINDROME DELL'AMICO IMMAGINARIO.

10 commenti:

  1. Solitamente le vignette mi piacciono e anche tanto... ma quando riguardano il Ponteficie, sinceramente no. Ciao da Maria

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  2. Cara Maria, ti ringrazio per il commento, sono aperto alle critiche e non ho alcun problema personale verso i credenti, che rispetto indistintamente in quanto persone, anche se, come è evidente, non ne rispetto le idee. Venendo al commento, mi pare che i casi siano due:

    1) secondo te il papa è al di sopra di qualunque critica e nessuno deve azzardarsi a mettere in discussione quello che dice;

    2) secondo te c'è qualcosa di sbagliato o non intellettualmente onesto nel merito della striscia.

    Per rispetto verso la tua intelligenza tenderei a escludere il caso 1, che mi pare indifendibile. Dunque ti invito a dire esattamente perché pensi che la striscia sia sbagliata. Naturalmente mi aspetto argomenti condivisibili, nel senso che anche un non credente dovrebbe vederne la validità. Per esempio, rispondermi che Gesù è veramente il figlio di Dio non aggiungerebbe o toglierebbe niente alla discussione.
    A presto, ENTJ

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  3. Hahaha! l'amico immaginario... grande! :)

    Non entro nella discussione dato che condivido le tue obiezioni e soprattutto perché, riguardo al clero, soprattutto nelle sue sfere alte, non riesco a non essere sarcastico e sprezzante e volutamente provocatorio.

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  4. Cioe', fammi capire, tu definisci Gesu' un amico immaginario, e quella si offende perche' hai tirato in ballo il papa?
    Non c'e' piu' religione!

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  5. @s|a: effettivamente non è facile discutere serenamente (e pacatamente, oh mamma, mi sto veltronizzando) su queste cose.

    @roberto: esatto, una delle costanti sorgenti di confusione in questi discorsi è identificare il papa con la Chiesa, la Chiesa con Gesù e quest'ultimo con la religione in generale. E' il motivo per cui ho invitato Maria ad essere più specifica. Finché non si entra nel merito delle cose, ogni tentativo di discussione si risolve in un muro contro muro. Invece io sono convinto che una discussione onesta, che affronti le domande punto su punto senza timidezze, senza riserve e soprattutto senza temere le possibili risposte, sia davvero l'unico strumento che abbiamo per capirci.

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  6. Ahimè! Entj, forse sei troppo ottimista…

    Chi crede, chi ha fede non si abbasserà mai al dialogo, ( come lo intendiamo noi), al ragionamento, al “logos”.
    Credono e non sanno nemmeno perché credono… si nasce in un paese dove “molti son credenti”, quindi lo sono anch’io. Che tristezza!

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  7. Roberto, capisco quello che vuoi dire. Tuttavia il mio non è semplice ottimismo. E' una presa di posizione culturale e politica. Come suggersce Sam Harris, la religione dovrebbe essere portata all'interno del discorso pubblico esattamente alla pari con qualunque altro argomento.
    A me non interessa convincere i credenti: come dici tu, è una impresa pressoché impossibile. Ma non aspiro a tanto. Mi interessa solo affermare il mio diritto di porre la religione su un piano egualitario con gli altri tipi di pensiero. Se qualcuno afferma di essere in contatto con i marziani, nessuno sano di mente se la beve senza obiezioni. Ma se la stessa persona dice di essere in contatto con Gesù - e può dirlo alla televisione in prima serata davanti a milioni di spettatori - in quel caso diventa socialmente accettabile, anzi necessario, che la ragione e il pensiero critico alzino le mani e si ritirino in buon ordine. Beh, è ora di smetterla con questo doppio standard. E se qualcuno si offende, è un suo problema.

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  8. Il paradosso è che Melina avrebbe potuto coerentemente aggiungere: "[...] e quando riguarderanno il pontefice non mi piaceranno".

    Trovo deludente che le persone che fanno queste affermazioni si sotraggano poi alla verifiica, al confronto. Ormai motivare il perché delle cose che ci picciono o che detestiamo è diventato secondario: quel che conta è esprimere un voto.

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  9. P.S.: per quel che riguarda le strisce, a me fanno ridere tutte senza distinzione alcuna. Anzi, quelle di ispirazione mistico religiosa le trovo in media tra le più spassose.

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  10. Paolo, hai pienamente ragione e mi hai fatto riflettere su quanto sia buffa la situazione: Maria (che invito nuovamente a prender parte alla discussione) ha lanciato il guanto della sfida con il suo messaggio in stile SMS, per poi abbandonare subito il campo. E noi siamo rimasti a cantarcela e suonarcela da soli. Per carità, non che mi dispiaccia cantare e suonare, ma dopo un po' si rischia di cadere nell'autocompiacimento.

    PS: grazie mille. Anticipo che anche la striscia di domani sarà sulla religione (però non quella cattolica...).

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